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Cosa significa incarnare il divino femminile?

Per prima cosa significa essere sintonizzate sull’energia della Dea dentro di noi, sulla sua:

  • forza,
  • saggezza,
  • creatività,
  • fiducia e
  • capacità di nutrire, accudire, contenere.

Quando siamo in contatto con la Dea siamo connesse con:

  • la nostra intuizione,
  • il nostro sacro potere,
  • gli elementi della natura e la bellezza del creato,

siamo aperte all’abbondanza, all’amore e alla luce.

Contattare e risvegliare la Dea che é in noi, è che stata ridotta al silenzio da secoli, significa anche riportare la nostra energia a livello ottimale.

Come possiamo elevare la nostra energia

Prima di tutto prendendosi cura del corpo attraverso pratiche che possono andare dallo yoga a qualsiasi attività fisica, anche la danza ci connette con la Dea ed invoca l’energia divina.

Abituamoci a prenderci cura di noi stesse, anche stando semplicemente a casa:

  • una maschera al viso, alle mani, ai piedi,
  • una bagno caldo,
  • qualsiasi cosa ci faccia sentire bene.

Guardiamoci allo specchio e diciamoci che siamo belle, esattamente come siamo.

Più saremo sicure di noi stesse più ci sentiremo potenti.

La mente può essere sorgente di grande gioia ma anche di infinita tristezza.

Prendiamocene cura attraverso la meditazione, prestando attenzione al respiro, cercando comunque di trovare il tempo per una breve sessione di rilassamento in modo da creare spazio nella mente.

Candele profumate, aromaterapia, cristalloterapia sono perfetti per rilassare il corpo e di conseguenza la mente così come leggere un libro, ascoltare musica rilassante, fare qualcosa che veramente ci appassiona.

La Dea nel tantra yoga

Una delle discipline, filosofie, più in sintonia con il divino femminile è lo yoga tantrico, dove Shakti, il sacro principio femminile, si incarna in molteplici divinità, ognuna con una sua qualità energetica.

Nel tantra yoga l’energia femminile è la potenza vibratoria che sottende tutto ciò che conosciamo e viene chiamata Shakti, che significa proprio energia e potenza.


Tutta la realtà è la danza di Shakti.

Alain Danielou scrive che, secondo la filosofia vedica, qualsiasi aspetto del cosmo e della coscienza cosmica deve essere rappresentato sotto una forma duale.

Ogni dio è descritto sempre con una compagna, un’energia inseparabile.

Le dee sono incarnazioni del potere, l’energia dinamica appunto che attiva le divinità maschili.

Abbiamo così il potere di disintegrazione di Shiva con l’energia di Shakti; il potere di coesione di Vishnu con la molteplicità di Lakshmi; il potere della creazione di Brahma con la sapienza di Sarasvati.

E’ un concetto che si discosta incredibilmente dalla visione che abbiamo del femminile oggi, definito come energia passiva e ricettiva.

Per questo motivo è estremamente di ispirazione studiare, meditare e sintonizzarsi sulle divinità femminili del tantra yoga, che sono veramente tante e che possiamo vedere incarnate in molte donne intorno a noi.

Lakshmi

Ispiriamoci per esempio alla dea Lakshmi, la sposa di Vishnu, colui che preserva e protegge l’universo; Vishnu l’ha scelta come consorte per la sua bellezza, grazie e compassione.

Lakhsmi, come scrive Sally Kempton, attiva le qualità che rendono amabile la vita come

  • amore,
  • armonia,
  • gentilezza;

ma è anche la dea che preserva la vita, la sostiene sia a livello fisico che sottile.

Nel mondo umano, dice sempre la Kempton, Lakshmi è l’energia potente:

  • del successo,
  • della ricchezza,
  • dell’attrazione romantica,
  • della realizzazione artistica,
  • del buon gusto.

Lakshmi ci aiuta aiuta a riconoscere la sacralità del denaro.

Come scrive Aurobindo ne La Madre: Il denaro è il segno visibile di una forza universale, e questa forza nella sua manifestazione sulla terra opera sul piano fisico e vitale ed è indispensabile alla pienezza della vita esteriore. Nella sua origine e vera azione, appartiene al divino.

In India si crede che Lakshmi visiti le case e le attività durante la notte del Diwali, il festival delle luci, per benedire e portare buona fortuna a coloro che hanno preparato la loro casa e il loro cuore per riceverla.

Jung sosteneva che miti e simboli hanno una relazione chiave sia con la nostra coscienza, sia con quella del collettivo; gli antichi saggi conoscevano bene il potere dell’immaginazione.

Entrare in sintonia con Lakshmi, meditare sulla sua immagine dolce e amorevole aiuta non solo la ricchezza in senso materiale, ma anche l’abbondanza interiore e spirituale, l’appagamento e la gratificazione, la capacità di dare e ricevere.

Quando vogliamo connetterci a lei cerchiamo tutto quello che è bello e ci da soddisfazione, ricchezza e nutrimento, a livello simbolico come:

  • il denaro
  • frutti e vegetali
  • giardini, prati ben curati
  • cieli azzurri e senza nuvole
  • oceani tropicali
  • laghi azzurri, limpidi e freschi
  • gioielli
  • tessuti preziosi
  • rose in fiore
  • la musica classica di Mozart e Vivaldi
  • l’arte simmetrica e armoniosa

La Dea sta sorgendo ed è sveglia, è tempo di alzarsi come una sola persona, insieme nell’unità per reclamare la nostra sacra energia femminile.

Se ci dovrà essere un futuro, indosserà una corona di disegno femminile (Aurobindo)

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