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Nel cielo gli antichi hanno sempre proiettato i loro bisogni spirituali: il sole, la luna e le stelle erano le uniche e prime sorgenti di luce, oggetti di studio e venerazione.

Oswald Wirth ha scritto “per mostrare gli splendori del cielo, la notte precipita la terra nelle tenebre”.

La Luna è uno dei simboli più antichi dell’umanità, la prima rappresentazione dell’archetipo del femminile e della Grande Madre, colei da cui ogni vita viene generata.

Transita regolarmente attraverso diverse fasi, cambiando la sua posizione nel cielo, e ha un “carattere capriccioso”, tant’è che utilizziamo nel linguaggio comune e quotidiano il termine “lunatico” per definire qualcosa di

  • incostante,
  • instabile,
  • mutevole.

La luna non brilla di luce propria, riflette la luce del sole, sale nel cielo al tramonto ed è durante la notte che la possiamo ammirare tra le stelle nella sua evoluzione ciclica: da nuova a crescente, dal primo quarto a luna piena, poi calante e ancora di nuovo il novilunio, ogni 28 giorni circa.

Ogni fase è da sempre e tradizionalmente benefica per certe attività, novilunio e plenilunio, dove potremmo diventare particolarmente sensibili, gli apici.

Origine di innumerevoli miti, la luna è un simbolo cosmico che si estende in tutte le epoche da tempi immemorabili.

E’ spesso citata nel Corano, che impiega un simbolismo lunare, e, come il sole è “uno dei segni della potenza di Allah”.

In astrologia è considerata un luminare, rappresenta:

  • il mondo interiore,
  • la sensibilità,
  • la ricettività,
  • il materno.

La luna in un tema natale ci spiega come sentiamo, reagiamo e decodifichiamo le emozioni.

Quando la luna è congiunta al sole, durante il novilunio, il segno in cui si trova è lo stesso del sole appunto; quando la luna è piena è nel segno opposto.

Come scrive Lidia Fassio, astrologa umanista, rappresenta la capacità emozionale, il clima e l’atmosfera vissuti da bambini, come sono stati interpretati e soddisfatti i bisogni.

Affascinante e simbolica é la luna crescente, perché rappresenta la promessa della luce che verrà; richiama la babilonese Ishtar, la nave della vita, che trasporta il seme di tutti gli esseri viventi.

La luna crescente è anche sul capo di Shiva, la divinità induista della trasformazione.

La luna piena è il momento culminante del ciclo lunare, quando l’astro è al massimo del suo splendore.

E’ il momento in cui l’energia trasformativa è all’apice e può far luce nella nostra oscurità.

Lavorare con la gratitudine e il perdono è molto importante durante questa fase.

I Greci hanno abbinato alle fasi della luna principali tre divinità che, a loro volta, rappresentano un periodo della vita.

  • La luna crescente è governata dal mito di Artemide, bellissima e giovane dea vergine, sorella di Apollo: é la giovinezza adolescenziale.
  • La Luna piena è legata a Demetra, dea della natura, madre, e simboleggia la maturità.
  • La luna calante è collegata a Ecate e rappresenta la vecchiaia e la saggezza.

Purtroppo, durante il passaggio dal matriarcato al patriarcato, Ecate divenne una megera, madre nera, figura negativa protettrice di maghi e streghe.

Da qui il simbolismo oscuro della luna nei Tarocchi, dove è la lama numero 18.

La luna controlla le maree, il ciclo mestruale, i liquidi vitali di animali e piante.

Rappresenta:

  • la dipendenza,
  • il principio femminile,
  • la periodicità,
  • il cambiamento,
  • la trasformazione,
  • la crescita.

La luna è energia yin, passiva e ricettiva in contrapposizione al sole, energia yang..

La luna può essere usata come “strumento” per creare la vita che desideriamo, ma per farlo dobbiamo prendere coscienza dei singoli cicli lunari, delle loro “funzioni” e del transito della luna nei segni e nelle case dello zodiaco.

Ogni segno infatti offre alla luna una vibrazione particolare.

Più siamo in sintonia con la luna, come dice Yasmin Boland, più la vita scorre in modo fluido.

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