Incertezza, paura, preoccupazione, dolore: se siamo in preda ad emozioni negative non riusciamo a trovare equilibrio e concentrazione e occorre imparare a calmare la mente.
Quando le emozioni prendono il sopravvento il sistema nervoso parasimpatico si attiva con il conseguente aumento di ormoni come adrenalina e cortisone.
Lo stress può essere psicologico o derivare da problemi ambientali.
Ci sono paure legate alla perdita che può essere:
- del lavoro,
- di un compagno,
- dell’affetto delle persone a noi care.
Possiamo anche sperimentare la paura:
- di non piacere,
- di deludere,
- di cambiare,
- di fallire.
In ogni caso è necessario gestire lo stress, le emozioni negative e ritrovare il nostro centro, la concentrazione rivolta al momento presente, ascoltare ciò che accade nel qui e ora.
Come fare?
Il respiro è il primo grande maestro ed è di immenso aiuto.
Nelle Upanishad è scritto che colui che controlla il respiro controlla la mente. Colui che controlla la mentre controlla il respiro.
Un respiro calmo e regolare ci aiuta a ritrovare la quiete mentale: seduti con la schiena dritta, rimaniamo in ascolto del nostro respiro magari aiutandoci posizionando le mani sull’addome e sul torace; un respiro completo deve “sentirsi” in entrambe queste due zone.
Quando siamo riusciti a calmare e a regolare il respiro occorre fare “un passo” ancora più in là ed è accogliere e accettare quello che sentiamo, senza giudizio.
Abbracciare il nostro disagio e il nostro dolore come faremmo con un bimbo spaventato e aprire il nostro cuore all’amore per noi stessi, con quello che c’è, con compassione.
Yogi Bahajan ha scritto “il tuo cuore non deve aprirsi agli altri. Il tuo cuore deve aprirsi a te”.
Quando impariamo a nutrire, accarezzare con amore e tenerezza il nostro cuore possiamo andare verso gli altri.
Amma ha abbracciato più di 33 milioni di persone e riesce a passare 17 ore ininterrottamente a dare il Darshan, una benedizione unica.
Quando le hanno chiesto come fa ha risposto così:
“quando abbraccio non si tratta di un semplice gesto fisico. L’amore che provo per tutto il creato si estende su ognuno, purifica i loro pensieri e risveglia il loro amore, la compassione.
Sono queste le virtù che mantengono l’armonia nel mondo e che mancano crudelmente al giorno d’oggi”.
Tutte le tradizioni spirituali pongono sempre al centro di tutto il cuore.
Il cuore è: l’essenza di chi siamo, custodisce la memoria delle nostre emozioni, è la sede dell’intelligenza divina.
Quando “scendiamo nel cuore”, come dicono gli orientali, scopriamo una dimensione più ampia, più spirituale, più olistica.
Indossare un cuore ci ricorda che lì, nel centro del nostro petto, non c’è solo un’organo ma una pace accogliente e amorevole, sempre pronta ad abbracciarci con calore, a consolarci, ad ascoltarci, a guarirci.
Ci ricorda che la testa dona gli strumenti, ma il cuore la direzione.
Il cuore insegna, se siamo disposti ad ascoltarlo, a vivere secondo l’amore.
Il potere del cuore è quello di connetterti con chi sei veramente a un livello profondo (E. Tolle).
Ringrazio con affetto Lucia per avermi accompagnato nel mio cuore (Lucia Almini: yoga e counseling)
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Grazie a te Stefania, per queste riflessioni e ispirazioni che non sono solo supportate da citazioni di persone straordinarie, ma che so essere anche riflesso della tua esperienza diretta. Buon proseguimento nel cammino del cuore.
Grazie Lucia… si come tu ben sai è pura esperienza. Un abbraccio
Grazie Stefy,
Mi piace la tua scrittura e i messaggi di pace e amore.
Ti auguro delle serene festività e un anno felice.
Grazie Livia, mi fa molto piacere. Un abbraccio e carissimi auguri.