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Al centro del sistema energetico dei chakra si trova Anahata, il centro del cuore.

Anahata letteralmente significa non colpito, o meglio “suono che viene prodotto senza che due oggetti si colpiscano”; é collegato fisicamente al cuore, ai polmoni e al timo.

Il chakra del cuore è posto al centro del sistema energetico, il suo simbolo è un loto di dodici petali e due triangoli che si intersecano formando una stella.

In Anhata si incontrano le due correnti energetiche Ida e Pingala, i principi maschile e femminile, ed è il centro dell’amore; ma non è l’amore legato ad uno stimolo esteriore, orientato verso un oggetto, che necessita di essere “toccato”, come dice appunto il suo nome, è vissuto come uno stato dell’essere.

Qui ci troviamo dopo aver attraversato i primi 3 centri, cioè dopo aver soddisfatto i bisogni materiali grazie alla volontà di Manipura chakra, e prima di “salire” verso vibrazioni più alte.

Il cuore è il centro, tutti i chakra devono funzionare affinchè possiamo imparare ad amare incondizionatamente, dovremmo:

  • saper sentire,
  • comunicare,
  • imparare ad avere una nostra autonomia e un nostro potere,
  • saper vedere e capire,
  • lasciare che tutto “accada!.

Possiamo crescere ed evolvere solo attraverso l’amore, ma questo amore deve essere equilibrato, D.H. Lawrence scrive “se si cede all’altro interamente si ha un bel pasticcio. Bisogna equilibrare amore e individualità, e sacrificare una parte di ciascuno”.

Come comprendiamo se il nostro centro è equilibrato?

Possiamo provare con la radiestesia, l’utilizzo del pendolino, o anche rispondendo sinceramente ad alcune domande come:

  • sono compassionevole con me stessa e gli altri?
  • Consento a me stessa di ricevere e dare amore?
  • Posso amare senza aspettative?
  • Ci sono ferite del mio passato che posso lasciar andare?
  • Il mio cuore è colmo di felicità e appagamento?
  • Posso amare gli altri per quello che sono?
  • Sono degna del mio amore?
  • Sono grata?
  • Mi sento connessa agli altri?
  • Provo gioia e piacere nel donare?

Come curiamo il nostro cuore?

Per prima cosa é bene fare esercizi di respirazione profonda e completa accompagnati da movimenti delle braccia in coordinazione: durante questi esercizi cercare di visualizzare il mondo colmo di luce.

E’ utile inoltre:

  • tenere un diario e imparare a lavorare sul perdono (che non significa dimenticare),
  • scegliere di fare, ogni tanto, qualcosa di inaudito per se stessi
  • incorporare nella dieta cibi “verdi”
  • praticare atti di gentilezza, anche semplici
  • sorridere col cuore
  • provare sempre e comunque gratitudine,
  • ascoltare musica a 432 htz,
  • indossare e/o meditare con i cristalli che vibrano con questo centro.

I colori di Anahata sono il rosa (amore e ottimismo) e il verde (ciò che trascende la natura umana).

Le pietre che vibrano alla frequenza di questo centro sono:

  • quarzo rosa
  • calcite verde
  • tormalina rosa
  • malachite
  • rodonite
  • kunzite
  • granato verde.

Il quarzo rosa é chiamato anche e soprattutto la pietra dell’amore:

  • apre all’amore per se stessi e per gli altri,
  • fa sentire degni di ricevere,
  • sviluppa la compassione e la sensibilità,
  • insegna la generosità e la tolleranza.

e permette di trovare la calma e la decisione con un atteggiamento disponibile e positivo nei confronti della vita.

Gli oli essenziali da utilizzare per questo chakra sono principalmente:

  • la rosa,
  • il neroli
  • la cannella,
  • il geranio e
  • l’ylang ylang.

Per finire una riflessione dalle Upanishad: “Quando tutti i nodi del cuore sono sciolti, allora per questa nascita umana, il mortale diventa immortale”.

 

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