fbpx

Il sole inizia a sorgere nel segno del Capricorno il 22 dicembre.

Nonostante i giorni più bui siano alle spalle, il Capricorno è rigido e serio come la stagione fredda, immobile e spoglia in cui nasce.

Non dimentichiamo però che sotto la neve la terra si prepara alla fertilità: c’è vita tenace nei semi sepolti profondamente, così come il Capricorno nasconde la sua vera forza sotto la freddezza.

Il glifo del segno originario è una capra con la coda di pesce, simbolo di potere assoluto e supremo, perchè può vantare di essere padrone sia del mare che della montagna.

Niente può fermare un Capricorno: ha capacità, struttura, e riesce a dirigere l’energia senza disperderla.

Il Capricorno ha il dono di avere un enorme autocontrollo, di scalare ogni “montagna”, di prendere decisioni e poi agire, perseverando anche di fronte alle difficoltà.

Uno dei miti che sottendono l’archetipo del Capricorno è quello di Saturno che è governatore del segno con Urano.

Urano è il padre di Saturno con cui condivide il ruolo di padre rigido, severo, spaventato dal potere dei figli tanto da arrivare al punto di annientarli.

Spesso chi nasce in questo segno ha problemi con l’autorità in genere e soprattutto con la figura del padre.

Il Crono greco, che diventa Saturno per i Romani, nasce da Urano dio del cielo e Gea, la terra.

Urano odia i figli al punto da nasconderli in caverne e grotte; Saturno, d’accordo con la madre, affronta il padre coraggiosamente e lo evira.

Dai testicoli di Urano caduti in mare nasceranno Afrodite e le Erinni o furie.

Saturno adulto arriverà a ripetere il gesto del padre divorando i figli avuti da Rea.

Sarà Zeus/ Giove, che Rea aveva nascosto a Crono, ad affrontare il padre costringendolo nel Tartaro.

Saturno diventerà, grazie all’isolamento, il vecchio saggio, senex, si solitario, ma con virtù morali ed intellettuali molto positive.

Sotto il carattere rigido e severo del Capricorno ci sono saggezza e la capacità di utilizzare al meglio le proprie risorse, riconoscendo l’essenzialità delle cose.

Nella sua evoluzione dovrà “smontare” la sua corazza, trovare la sua individualità lasciandosi alle spalle i valori che gli sono stati imposti.

Più riuscirà a dirigere l’energia e la concentrazione verso l’alto, più sarà in grado di cogliere e superare la materialità, diventando profondamente spirituale.

Uno dei rischi del Capricorno può essere di rimanere in un lavoro non soddisfacente perchè guidato da un forte senso del dovere.

Esercizi utili possono essere quelli di annotare periodicamente le cose che si desiderano idealmente, imparare ad ascoltare e ridimensionare le paure, non cercare approvazione dagli altri ma trovarla in sè stessi.

Come?

Rimanendo indifferente davanti:

  • al fallimento,
  • al successo e
  • all’apprezzamento

cercando di trovare in sè la leggerezza, l’ottimismo e la capacità di sdrammatizzare le situazioni.

Il Capricorno non è un amante del “pensiero positivo” ma può imparare ad avere pazienza e fiducia che con il tempo le cose potrebbero anche risolversi spontaneamente.

Ti può interessare anche: