Circa quarant’anni fa il divulgatore scientifico e astrofisico Carl Sagan ha scritto “siamo fatti della stessa materia delle stelle”.
Oggi sappiamo con certezza che aveva ragione: quasi la metà degli atomi del nostro corpo ha origine nell’universo.
Carbonio, ossigeno, magnesio, litio, ferro, silicio, azoto provengono dall’esplosione di supernove e, spinti dai venti galattici, sono arrivati fino a noi dopo aver percorso migliaia di anni luce.
Le stelle nello spazio nero e profondo, antiche e lontane, nascono da nuvole di gas e polvere: all’interno del loro nucleo avvengono miliardi di reazioni. Quando il combustibile finisce la stella implode, se la stella è molto grande origina una supernova.
Non esiste civiltà che non abbia visto e proiettato nelle stelle miti, forze e significati e utilizzato la loro luce e posizione nel cielo per orientarsi.
L’astrologia è nata proprio dallo studio delle costellazioni e dal loro movimento nel cielo, continuo e costante.
La dea Egizia del cielo notturno Nut è raffigurata nelle tombe mentre partorisce le stelle.
Per gli Incas le stelle sono le ancelle della luna, mentre le divinità babilonesi Sin, Shamash e Ishtar sono raffigurate come tre stelle disposte a triangolo.
Le stelle sono la manifestazione dell’energia divina e luce che rischiara le tenebre come la comprensione e la conoscenza illuminano l’oscurità dell’inconscio.
Nel Buddhismo “la pura chiarezza del cielo” è una metafora per la mente illuminata del Buddha.
Le stelle sono un simbolo protettivo molto potente, sempre presenti nell’arte e negli scritti sacri, nella Bibbia e nel Corano: “Dio disse: ci siano luci nel firmamento del cielo, per distinguere il giorno dalla notte”(Genesi).
Nei Tarocchi la carta numero 17 è “la Stella”: viene dopo “la Torre” e “la Morte”, finalmente la luce dopo le difficoltà; raffigura una donna giovane e bionda nuda sotto un cielo stellato.
Di solito è una carta positiva che parla di speranza, destino, opportunità, accoglienza e ricettività.
Alle stelle cadenti affidiamo i nostri desideri.
La stella a cinque punte è il simbolo della magia (Wicca): magia nera se la punta è verso il basso, bianca se la punta è verso l’alto.
Quali pietre dure abbinare alla simbologia delle stelle?
Sicuramente l’Angelite che aumenta la comprensione astrologica e, come suggerisce il suo nome, eleva la percezione e aiuta il contatto con gli esseri celesti.
A proposito di angeli: la Kyanite è sicuramente una pietra interessante perchè la spada dell’Arcangelo Michele é realizzata con questo cristallo di un bellissimo e profondo blu.
Blu è anche l’Apatite che stimola la creatività e l’intelletto e aiuta la ricerca spirituale.
L’Ametista, la Labradorite e il Cristallo di Rocca sono pietre che vibrano con i centri energetici più elevati, aumentano le capacità psichiche e connettono con le energie universali.
Infine i Berilli, di cui fa parte l’Acquamarina, che vanno dal giallo, al rosa (Morganite), all’azzurro: rappresentano la purezza dell’essere, aiutano il potenziale di ognuno ad emergere, proteggono l’aura.
Tutte pietre bellissime che, come le stelle, ci avvicinano all’Universo e alla Coscienza Universale.
Karel e Iris Schrijver hanno scritto: “siamo intimamente legati alla fornace nucleare del sole e al vento solare, alle collisioni di asteroidi e ai cicli della nascita delle stelle, e anche al Bing Bang; il corpo umano è inseparabile dalla natura intorno a noi e si intreccia con la storia dell’Universo”.
Ripensamoci stelle e cominciamo a brillare.