C’era una volta una ragazza spensierata che si chiamava Belle.
I guai in cui improvvisamente si trovò il padre la costrinsero a recarsi in un castello incantato dove viveva, apparentemente in solitudine, un essere mostruoso….
Penso avrai riconosciuto la trama de “La Bella e la Bestia”, la favola a cui mi sono ispirata per la prossima collezione che presenterò il 9 dicembre.
Ogni racconto, ogni favola, stimola profonde riflessioni, apre la mente e aiuta a capire qualcosa di più di noi stessi.
Nella favola de “La Bella e la Bestia” ci sono molti spunti di riflessione:
- il coraggio di Belle nell’affrontare l’ignoto e la bestia
- il coraggio della Bestia di mostrare la sua “mostruosità”
- la sensibilità di Belle nel percepire e indovinare la bellezza interiore della Bestia, nonostante il suo aspetto
- il rifiuto della Bestia di qualsiasi interazione con il mondo, che lo costringe a una deprivazione affettiva che non fa altro che peggiorare la sua bestialità
- il tempo che scorre inesorabile scandito dai petali della rosa che cadono e che ci ricorda che ogni inizio ha una fine, e viceversa.
Piero Ferrucci scrive in un suo bellissimo libro: “Il mondo è come noi decidiamo di vederlo; ormai molti studi dimostrano che la realtà è una costruzione della nostra mente. Costruiamo il nostro concetto di noi stessi e del nostro corpo, del tempo, degli altri, costruiamo i nostri ricordi”
C’è una storia molto nota: al buio possiamo scambiare una corda con un serpente e averne terrore. Ma se accendiamo la luce e vediamo la realtà smettiamo di avere paura.
Il dolore e la paura “chiudono” il cuore e senza un cuore aperto non possiamo vedere realmente chi ci sta attorno, accettarlo, conoscerlo e soprattutto non averne paura.
Un’altra considerazione, importante: prima di tutto dobbiamo prendere coscienza di noi stessi, di chi siamo veramente, accettarci, amarci, amare tutto di noi, la nostra personalità, i nostri difetti, le nostre imperfezioni, amare la nostra Bestia.
Dobbiamo guardarci allo specchio con gli occhi di Belle e vedere oltre, vedere la bellezza dell’anima.
Ti consiglio anche di leggere un altro articolo che ho scritto per il blog un po’ di tempo fa, “Il giorno più buio e la bellezza”.
Se ti fa piacere, lasciami qui o scrivimi i tuoi pensieri sulla bellezza, la capacità di accettarci e accettare.
Namaste
Ciao Stefania….. Sempre profonde le tue riflessioni e sull’ultimo punto del tempo che scorre inesorabile mi viene in mente….. È vero dobbiamo accettarmi…. Accettare i cambiamenti e le trasformazioni del nostro corpo e non solo…. Anche la nostra testa cambia, i nostri neuroni girano girano….. Forse ne sono rimasti meno, x fortuna qualcuno è provvisto di zaino e alcune volte ci trovi delle cose interessanti….. A volte basta ridere ridere ridere, studi recenti confermano che una risata può ridurre drasticamente gli ormoni dello stress – aumenta il flusso sanguigno e si attivano i circuiti legati alla piacevolezza e del benessere…. L’ironia fa stare bene….. Allora una risata a te… Una a me…. Un abbraccio Robi
Ciao Robi, grazie… una bella risata assieme a una tisana allora, ti aspetto!